05 febbraio 2012

'Ste due stronze


L'altro giorno ero al bar, con una mia amica. Era ora di pranzo e stavamo mangiando un'insalata sedute ad uno dei tre tavolini. Nel bar piuttosto affollato, c'è gente anche in piedi. Un gruppo di Signore, vicino al bancone, ci guarda con la coda dell'occhio. Finiamo l'insalata e ci avviciniamo anche noi al bancone, io per ordinare i caffè e la mia amica per prendere un dolcetto. Mentre siamo lì sentiamo una delle signore, di spalle, che dice alle altre due: "Se 'ste due stronze con la chiacchiera finissero di mangiare in fretta e si togliessero dai coglioni, io avrei una certa fretta!". Le altre, che ci avevano notate, impallidiscono e le danno di gomito. Sì, è ovvio, abbiamo sentito tutto.
La tizia si gira, apre la bocca per dire qualcosa, ma la mia amica la blocca con un sorriso a trentadue denti: "Signora non si preoccupi. Capita a tutti di avere una cattiva giornata! Se ha ancora un attimo di pazienza, abbiamo quasi finito". La signora rimane basita, non sa che dire, si aspettava di rimando un'aggressione, non certo una gentilezza.
Torniamo a sederci, beviamo e mangiamo velocemente e dopo due minuti sgombriamo il tavolo.
Ok, so scegliermi le amiche. Però la ringrazio lo stesso, anche qui, perchè chiunque altro ci avrebbe litigato, o si sarebbe offeso, alimentando una spirale di odio e separazione. Invece, a lei l'odio e la separazione non interessano. E non le interessa nemmeno di "avere ragione": le interessa solo di non rovinarsi le giornate come fanno gli altri. E quando è incerta su come reagire, preferisce sempre alimentare gentilezza.

Nessun commento: