28 novembre 2010

Non si è mai troppo ottimisti

Gentilezza ricevuta ieri.
Ero in una stazione della metro e tra ombrello, borsa e un sacchetto avevo le mani occupate. Faccio per aprire la barra con il corpo, ma ci sbatto semplicemente contro, senza che la sbarra ruoti di un centimetro. Mentre la sbarra mi rimbalza indietro e a momenti cado, mi viene da dire ad alta voce: "Sono stata troppo ottimista"; sposto ombrello sgocciolante e borsa sull'altro braccio, torno indietro, spingo con la mano, la ruota gira e mi fa entrare.
Faccio dieci passi un tipo mi fa toc toc sulla spalla, mi giro e con la voce calma e un gran sorriso mi dice: "Ti ho sentita poco fa. Guarda che non si è mai troppo ottimisti". E si allontana.
E' stato come prendere la scossa.
Essere ottimisti, aspettarsi cose belle perchè sono un nostro diritto, non dovrebbe essere strano o illusorio. Dovrebbe essere normale.
Purtroppo, questa società fondata sul dolore e l'umiliazione, ce lo fa dimenticare: "Pensa positivo" è diventato un semplice spot pubblicitario.
Auguro con tutto il cuore a quel ragazzo che, in un momento di sconforto, qualcuno se ne accorga, e gli butti sul cuore le parole di cui ha bisogno per riprendere la giusta prospettiva.

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